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Immagine del redattoreDott.Emanuele Di Domenico

Cromodieta – L’arcobaleno a tavola

Aggiornamento: 1 nov 2021

Sedersi a tavola può essere considerato come un momento di svago, la parte più bella della giornata. Molto spesso però, essere a dieta, viene visto come mangiar poco e privarsi del piacere di prepararsi bei pasti, impiattare e mangiare in maniera “diversa” rispetto ai restanti componenti della famiglia.

Mai cosa più sbagliata!


Il senso che primeggia nell’alimentazione, è senz’altro il gusto, e mangiare bene, anche se in quantità ridotte, deve essere sempre alla base di una corretta alimentazione, e spesso per poter sopperire allo stato di “tristezza” che ci viene indotto da un piatto light, entra in gioco un altro senso importante, la vista.


Perché come si suol dire, anche l’occhio vuole la sua parte.


Fin dall’antichità, oltre al profumo ed alla consistenza dell’alimento, il parametro che decretava la commestibilità o meno di un alimento era il colore. Generalmente, il verde è associato ad un gusto acido-amaro, il rosso è associato a qualcosa di maturo e dolce. Il colore e l’aspetto di un cibo, permettono al cervello di associare il gusto di un alimento alla sua tonalità.


Ma questo arcobaleno di colori, che significato ha da un punto di vista nutrizionale?


Qualsiasi cosa, se è stata creata in un certo modo, ha la sua funzione. Le diverse tonalità di colore di un alimento, non ci inducono solo a scegliere quello che sia migliore rispetto ad altri (una mela più matura, rispetto una più acerba); non hanno soltanto la funzione di attrarre bambini (e non) verso i colori più vivi o di decorare un piatto, ma ogni colore ha la sua proprietà.

In base ai principi nutrizionali distinguiamo le proprietà degli alimenti, in diverse scale cromatiche, ed in particolar modo frutta e verdura, dividendoli in rossi, giallo-arancio, verdi, viola e bianchi.


Nello specifico, gli alimenti di colore rosso, assumono la loro colorazione tramite il licopene, che possiede funzioni antiossidanti e protettive per il sistema cardiovascolare e urinario; gli alimenti giallo-arancio sono ricchi di vitamina C e A, contengono beta-carotene e svolgono un’azione protettiva per gli occhi e per il sistema immunitario; la vitamina C, clorofilla e acido folico, sono contenute negli alimenti di colore verde, svolgendo un’azione disintossicante, depurativa dell’organismo, aiutano nell’assorbimento del ferro, e svolgono un effetto preventivo su alcune forme di tumore; il colore viola, rappresenta il nostro multivitaminico naturale, oltre che una fonte di potassio e magnesio, e le verdure e frutta viola, agiscono sul corretto funzionamento della circolazione sanguigna; in ultima analisi, ma non meno importante, c’è il colore bianco, la cui presenza di fitonutrienti favorisce il metabolismo dei grassi e sono quindi un valido aiuto nel controllo del colesterolo.


Cromodieta: diamo più colore alla nostra vita!


La Cromodieta, conosciuta anche come dieta dei colori, consiste nel variare il consumo giornaliero di frutta e verdura, in base alle diverse proprietà cromatiche degli alimenti. Assumendo quotidianamente porzioni di ogni fascia di colore, otteniamo un apporto completo del fabbisogno giornaliero dei nutrienti essenziali per la nostra salute.

In conclusione, il mio consiglio è di portare il colore sulle nostre tavole, perché la vita non è solo bianca o nera, ma esistono anche tantissime sfumature di colore.


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