Descrizione del servizio

I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da un'incontrollata alterazione della condotta alimentare e dalla presenza di comportamenti volti al controllo del peso e della forma del corpo, che possono arrecare danni alla salute fisica e compromettere in misura significativa il funzionamento psicosociale. In condizioni di estrema magrezza, o in cui ci si arreca un danno al proprio organismo, è sempre consigliato rivolgersi a strutture specializzate nel ricovero e nella gestione dell'anoressia/bulimia. Tuttavia, da anni tratto con pazienti affetti da DCA, e la figura del nutrizionista può essere molto importante nel far comprendere la complessità del problema, e nel seguire i pazienti nella fase post-ricovero, per evitare una "ricaduta". L'approccio che adotto è diverso da una normale visita nutrizionista e varia in: Anoressia -Anamnesi Familiare, Clinica ed Alimentare -Valutazione del peso (che spesso non viene rivelato al paziente) con calcolo del BMI -Bioimpedenziometria -Valutazione degli alimenti fobici, con graduale reintroduzione su scala di fobicità redatta con il paziente -Elaborazione del piano alimentare, redatto in presenza del paziente, scegliendo come, quando e cosa mangiare per provare a ripartire -Introdurre i nutrienti essenziali per il sostentamento -Correggere eventuali problemi di disfagia -Studiare strategie per contrastare l'iperattività -Si richiede la collaborazione dei familiari, medico di base e del terapeuta. Bulimia -Anamnesi Familiare, Clinica ed Alimentare -Valutazione del peso (che spesso non viene rivelato al paziente) con calcolo del BMI -Bioimpedenziometria -Valutazione della frequenza dei pasti e delle "abbuffate" -Elaborazione del piano alimentare, generalmente costituito da più pasti -Correggere eventuali problemi di reflusso -Capire cosa provoca la fame compulsiva, per limitare elementi di stress e far comprendere che non è l'induzione del vomito la soluzione ai problemi, ma che con una sana alimentazione, e senza privazioni, si mantiene il proprio peso. -Si richiede la collaborazione dei familiari, medico di base e del terapeuta.